Accetto il gioco e dunque propongo anch'io una lista, cercando più o meno di rispettare gli stessi criteri. Anzi, ne aggiungo un altro, dato che più vincoli ci sono, più è facile comporre una lista che, viceversa, potrebbe risultare sconfinata. Il criterio aggiuntivo allora è quello di consigliare una sola lettura per "letteratura" nazionale.
1) "Revolutionary Road" di Richard Yates;
2) "La peste" di Albert Camus;
3) "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
4) "La Fortezza" di Mesa Selimovic;
5) "Autunno Tedesco" di Stig Dagerman;
6) "Gli anelli di Saturno" di W.G. Sebald;
7) "Quel che resta del giorno" di Kazuo Ishiguro;
8) "I fratelli Ashkenazi" di Israel Joshua Singer;
9) "Le cose crollano" di Chinua Achebe;
10) "I racconti di Kolyma" di Varlam Salamov.
Quest'ultimo trasgredisce in realtà ai vincoli della lista, poiché è molto lungo. Trattandosi però di una raccolta di racconti brevi, credo possa comunque andar bene.
P:S.: personalmente sto cercando di liberarmi da questo vizio, quello di consigliare libri intendo. Com'è agevole constatare, tuttavia, devo ancora lavorarci parecchio...
Metto qui, con il permesso dell’autore, la classifica che mi ha fatto avere via mail il lettore Agostino.
_____
La mia classifica, ferma restando la tua e in particolare Il Gattopardo e Stoner, è la seguente (ovviamente molto limitata e non rigorosamente nell'ordine):
La scatola nera di A. Oz
Il libro dell'inquietudine di F. Pessoa
Pastorale americana di P. Roth
Ad un cerbiatto somiglia il mio amore di D. Grossman
Accetto il gioco e dunque propongo anch'io una lista, cercando più o meno di rispettare gli stessi criteri. Anzi, ne aggiungo un altro, dato che più vincoli ci sono, più è facile comporre una lista che, viceversa, potrebbe risultare sconfinata. Il criterio aggiuntivo allora è quello di consigliare una sola lettura per "letteratura" nazionale.
1) "Revolutionary Road" di Richard Yates;
2) "La peste" di Albert Camus;
3) "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa;
4) "La Fortezza" di Mesa Selimovic;
5) "Autunno Tedesco" di Stig Dagerman;
6) "Gli anelli di Saturno" di W.G. Sebald;
7) "Quel che resta del giorno" di Kazuo Ishiguro;
8) "I fratelli Ashkenazi" di Israel Joshua Singer;
9) "Le cose crollano" di Chinua Achebe;
10) "I racconti di Kolyma" di Varlam Salamov.
Quest'ultimo trasgredisce in realtà ai vincoli della lista, poiché è molto lungo. Trattandosi però di una raccolta di racconti brevi, credo possa comunque andar bene.
P:S.: personalmente sto cercando di liberarmi da questo vizio, quello di consigliare libri intendo. Com'è agevole constatare, tuttavia, devo ancora lavorarci parecchio...
Metto qui, con il permesso dell’autore, la classifica che mi ha fatto avere via mail il lettore Agostino.
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La mia classifica, ferma restando la tua e in particolare Il Gattopardo e Stoner, è la seguente (ovviamente molto limitata e non rigorosamente nell'ordine):
La scatola nera di A. Oz
Il libro dell'inquietudine di F. Pessoa
Pastorale americana di P. Roth
Ad un cerbiatto somiglia il mio amore di D. Grossman
La città della gioia di D. Lapierre
La donna giusta di S. Marai
Tropico del cancro di H. Miller
Quel che resta del giorno di K. Ishiguro
L'immortalità di M. Kundera
I sensi incantati di A. Bevilacqua
e tanti altri...
1. Jack London, "Martin Eden"
2. I.J. Singer, "La famiglia Karnowski"
3. Elsa Morante, "La storia"
4. John Fante, "Chiedi alla polvere"
5. Isabel Allende, "Eva Luna"
6. Natalia Ginzubrg, "Lessico familiare"
7. Goliarda Sapienza, "L'arte della gioia"
8. Agota Kristof, "Trilogia della città di K"
9. Rosetta Loy, "La bicicletta"
10. Primo Levi, "La tregua"