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C'è da sottolineare, però, che stile e scorrevolezza del testo sono anche altamente influenzate dal costume di lettura dell'epoca e della velocità della vita. Oggi, se un testo (ma anche un film, una canzone, ecc.) non va quasi subito o addirittura subito al "dunque", è considerato lento e pesante. Questo suppongo derivi dalla velocità a cui il nostro cervello è abituato a ricevere nuovi stimoli grazie a cellulari e internet. Quando p.e. Dumas scrisse "Il Conte Di Montecristo" la gente leggeva ed assorbiva informazioni a velocità ben diversa, ragion per cui all'epoca quello fu considerato un libro di grande avventura ed azione, anche se pure Dumas si lancia ogni tanto in digressioni sui costumi del carnevale romano o sulle abitudini dei prigionieri della fortezza di Monte Cristo... Penso che anche Tolkien indulgesse in approfondimenti "orografici" perché era più comune per l'epoca. Si potevano scrivere libri più agevolmente senza preoccuparsi di perdere facilmente l'attenzione del lettore.

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