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La penso anch'io così ed è una riflessione che mi sento di estendere anche ai film o ad altre forme d'arte. Sui film per esempio, di cui m'intendo un poco, si tende a dire, di fronte allo sfacelo odierno fatto di sequel, prequel, reboot, esplosioni: "certo che l'epoca classica di Hollywood, i musicals, i noir della Warner Brothers", ecc. Poi però ci si rende conto che oggi si finisce per vedere solo il meglio di quell'epoca, i titoli che hanno attraversato i decenni. Se appena si approfondisce un po' e si va a curiosare fra titoli meno noti, si scopre che almeno il 90% dei noir è di un livello imbarazzante, buono per bambini di dieci anni, che tantissimi prodotti erano indistinguibili l'uno dall'altro, standard collaudati riproposti all'infinito. Del resto forse è normale: ci mancherebbe che i capolavori abbondassero. Sarebbe una contraddizione in termini...

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Sono d’accordo. Aggiungo a margine che in campo cinematografico, forse più che in altre arti, opere celebri del passato lo sono diventate per innovazioni “tecniche” o stilistiche (nel montaggio, nei movimenti di macchina, in mille altre cose) che avevano un grande valore al momento, ma ai nostri occhi se ne perde del tutto o quasi la portata. Ho visto poco fa “Ombre” di Cassavetes e si fa davvero fatica oggi a comprenderne l’importanza o perché fu un grande successo di critica (senza essere grandi esperti di cinema degli anni Cinquanta). Certo è che invece alcuni altri capolavori - ad esempio, per citare gli stessi anni di Ombre, i primi film di Godard - hanno elementi di straordinaria bellezza anche sessant’anni dopo.

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È verissimo, nel cinema c'è anche questo, in maniera più evidente. Per esempio, se si vede oggi il celeberrimo "Quarto Potere" di Welles, si potrebbe essere tentati di pensare che sì, è un ottimo film, ma insomma, perché tanta fama? Se però lo si confronta con l'estetica di ciò che si produceva nei primi anni '40 si nota subito che, all'epoca, dovette sembrare di un altro pianeta. Lo stesso, per citare una mia piccola esperienza personale, con "The Matrix". Se un giovane lo vede per la prima volta oggi non resterà per nulla impressionato. Ma io ricordo ancora l'emozione, al cinema, quando pensai, dopo i primi minuti: "questo non s'era mai visto prima!".

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