In questo momento sto leggendo Kairos dell'autrice tedesca Jenny Erpenbeck. L'ho iniziato spinta dalla curiosità per alcune critiche positive - il cosiddetto passaparola di noi lettori - avendo subodorato che potesse essere nelle mie corde, ma sempre con l'atteggiamento di chi può aspettarsi qualcosa che può deluderlo. E invece il libro, il modo in cui è scritto, la voce dell'autrice, il ritmo, la storia che vi è narrata e i rimandi alla Storia di chi ha vissuto a Berlino negli anni prima della caduta del muro mi sta affascinando. Ecco, se si vuole accostarsi a una autrice tedesca vivente, credo che questa Jenny Erpenbeck valga la pena.
Patrick Süskind, anche se credo l’ultimo romanzo sia del 2006 circa. Magari troppo mainstream per alcuni cultori delle chicche, ma uno scrittore indubbiamente notevole. L’ho amato fin dalla lettura de “Il profumo”, uscito a puntate sul Corriere, all’epoca della prima edizione.
Prendo nota del suggerimento, grazie. Fra gli scrittori in lingua tedesca contemporanei (o quasi) forse si potrebbe anche citare quel "pazzoide" di Thomas Bernhard. Però resta vero l'assunto del post: anche lui non è mai divenuto molto noto e men che meno ha mai costituito un caso letterario. Almeno mi pare.
In questo momento sto leggendo Kairos dell'autrice tedesca Jenny Erpenbeck. L'ho iniziato spinta dalla curiosità per alcune critiche positive - il cosiddetto passaparola di noi lettori - avendo subodorato che potesse essere nelle mie corde, ma sempre con l'atteggiamento di chi può aspettarsi qualcosa che può deluderlo. E invece il libro, il modo in cui è scritto, la voce dell'autrice, il ritmo, la storia che vi è narrata e i rimandi alla Storia di chi ha vissuto a Berlino negli anni prima della caduta del muro mi sta affascinando. Ecco, se si vuole accostarsi a una autrice tedesca vivente, credo che questa Jenny Erpenbeck valga la pena.
Ho curiosato dopo aver letto il tuo commento e anche un suggerimento di un’altra utente. Promette molto bene. Grazie!
Patrick Süskind, anche se credo l’ultimo romanzo sia del 2006 circa. Magari troppo mainstream per alcuni cultori delle chicche, ma uno scrittore indubbiamente notevole. L’ho amato fin dalla lettura de “Il profumo”, uscito a puntate sul Corriere, all’epoca della prima edizione.
Prendo nota del suggerimento, grazie. Fra gli scrittori in lingua tedesca contemporanei (o quasi) forse si potrebbe anche citare quel "pazzoide" di Thomas Bernhard. Però resta vero l'assunto del post: anche lui non è mai divenuto molto noto e men che meno ha mai costituito un caso letterario. Almeno mi pare.
Thomas Bernhard bello eh, ma una pesantezza...
Sì, non proprio una 'passeggiata di salute'...