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Mi ha sempre affascinato il mondo della Normale e dei normalisti. Ora dalle parole delle ragazze (video in questione) e dalle tue parole scopro di aver vissuto qualcosa di simile durante il Conservatorio: proprio questo abbandono e questa corsa all'eccellenza, che ti spinge ad odiare chi è più dotato per natura e ad improvvisare competenze che non hai. Ho conseguito il Diploma Accademico in violino tre mesi dopo aver dato la Tesi specialistica di lettere: mentre studiavo per entrambi non c'era tempo per uscire, per gli amici; ai compleanni non vedevo l'ora di tornare a casa per studiare. Quando accedi al corso di violino hai l'obbligo di diventare violinista, o se va male insegnante in Conservatorio. La responsabilità data dal posto che occupi (o meglio, che tieni occupato, mentre altri più meritevoli sono fuori) ti viene ripetuta ogni giorno, anche se tu hai già trovato la tua strada e a questi fittizi obiettivi non sai come rispondere. Oggi lavoro come direttore di scena assistente all'Arena di Verona, faccio regie di opera e musical. Vorrei parlare con i Professori che hanno umiliato me e altre ragazze, con tono sprezzante: "Voi cosa mai pensate di fare nella vita?"

La formazione che ho ricevuto mi è preziosa, ma non è a senso unico. Non vorrei che questa cecità fosse un problema che gli insegnanti ereditano di generazione in generazione dai propri insegnanti, mentre fuori il mondo vive e si adatta per sopravvivere.

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Mi e' piaciuta molto la scrittura, peccato per me che tu prima o durante non sia entrato nella legione straniera. Quindi nessuna relazione con un maestro, un Mr Miyagi, ma solo con la sua, la loro assenza?

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