Sto leggendo un po’ sul tema della magia nel Medioevo e ho trovato un filo conduttore con le teorie del complotto contemporanee.
Suona ardito, vero? Mi spiego meglio. Tra le cose più interessanti che ho letto a proposito del mondo magico medievale ci sono i saggi di Richard Kieckhefer, un medievista americano. In diverse occasioni, ad esempio nella sua ottima introduzione al tema (La magia nel Medioevo, Laterza, 2004), K. insiste molto su un aspetto: bisogna considerare il ruolo della magia nell’immaginario medievale tenendo conto di come vedeva il mondo l’uomo del Medioevo.
Questi considerava plausibile – al di là di personali scetticismi e discussioni anche accanite, ma ne parliamo un’altra volta – che ci fossero forze invisibili attive e operanti sulla realtà. C’erano i demoni, tradizionalmente considerati angeli caduti. C’erano le proprietà nascoste, occulte, delle pietre e delle erbe, che non si potevano spiegare con la loro composizione “chimica” (in realtà la loro composizione secondo la fisica aristotelica, ovvero le leggi fisiche ancora pienamente valide diciamo fino a Galileo). E c’era l’influsso sugli uomini, così come su tutto il mondo sublunare, degli astri.
Tra l’altro: un delizioso, anche se datato, profilo del cosmo e della mentalità medievale è L’immagine scartata di C. S. Lewis (per i miei lettori come Mario, che fa il matematico: l’autore delle Cronache di Narnia era infatti un celebre medievista). Ma non divaghiamo.
Quindi, se nel mondo di chi viveva, mettiamo, nel XIII secolo, erano in azione tutte quelle forze occulte – nel senso di non evidenti, nascoste – era plausibile attendersi un loro effetto nella realtà e perfino nella vita quotidiana. Era razionale. Dato che i pianeti avevano un influsso sulla crescita dei raccolti, aveva assolutamente senso consultare un astrologo prima di seminare. Dato che alcune erbe potevano avere effetto sull’animo umano, era plausibile rivolgersi a un mago per avere un filtro d’amore.
Anche se oggi il Medioevo è l’epoca dell’irrazionalità, non dobbiamo fare l’errore di leggere con le lenti di oggi – dopo il trionfo della scienza e la sua capacità almeno teorica di spiegare ogni cosa, dopo insomma il disincanto del mondo di Weber – i comportamenti dei tempi che ci hanno preceduto. Peraltro, se ci guardiamo attorno e vediamo il perdurante successo dell’astrologia, per fare solo un esempio tra mille, ci sono fondate ragioni di pensare che in realtà tanto disincantati e razionali non siamo. Ma questa è un’altra storia, ben nota agli antropologi, e magari ne parliamo un’altra volta.
Il punto è questo: nella mentalità medievale il magico era parte della visione del mondo e, per tanti versi, un aspetto comprensibile e attivo in modo del tutto razionale.
E le teorie del complotto? Avrete capito forse dove voglio andare a parare. Tutto dipende dalle premesse dei nostri ragionamenti e dai dati acquisiti che crediamo di avere sul mondo.
Se pensiamo che esistano poteri nascosti (occulti) che comandano il mondo in un modo coordinato e prestabilito – e badate che è questa seconda parte quella veramente cruciale, perché sull’esistenza di poteri costituiti assai influenti penso ci sia poco da discutere – e che quei poteri siano in grado di qualsiasi cosa pur di portare avanti la propria agenda, beh allora anche una macchinazione globale per portare alle vaccinazioni di massa (o all’immigrazione in Europa o a quello che volete) diventa plausibile.
Mi sembra sbagliato insomma ritrarre chi crede nelle teorie del complotto come persone illogiche, irrazionali. Il problema non è pensare poco. È pensare male.
Questo spunto mi affascina da tempo e lo ritrovo qua e là in diverse riflessioni. Mi sa che ci sarà modo di parlarne di nuovo.
A presto, spero!
Giovanni
Altre cose:
Un consiglio meta: questo articolo della CJR su Substack, cioè la piattaforma che sto utilizzando per mandare questa newsletter. Come è nata, come funziona, quali sono i suoi limiti e i problemi per chi prova a farne uno strumento professionale.
La prima stagione del podcast Conspiracyland di Yahoo News, sull’omicidio di Seth Rich: un funzionario del Partito Democratico americano che venne ucciso nel 2016, molto probabilmente in una rapina finita male, e diventò l’oggetto di una teoria del complotto in cui sono coinvolti Julian Assange, Fox News e un discreto gruppo di matti.